Dall'isolamento al conformismo dell'uguaglianza. Erich Fromm, 'L'arte di amare'.

Dal libro di Erich Fromm 'L'arte di amare', 1956. In questi estratti, tra le righe, alcuni passaggi sembrano risultare particolarmente attuali:

L'uomo.. diventerebbe pazzo se non riuscisse a rompere l'isolamento, a unirsi agli altri uomini, al mondo esterno. Il senso di solitudine provoca l'ansia; anzi, è l'origine di ogni ansia. Essere soli significa essere indifesi (...). L'unione col gruppo è la maniera più frequente per superare l'isolamento. 

(...) Se io sono uguale agli altri.. sono salvo: salvo dal terrore e dalla solitudine. Il sistema dittatoriale si vale di minacce e di terrore per ottenere questa uniformità; i paesi democratici, di suggestione e di propaganda. (...) nel sistema totalitario, solo pochi sporadici eroi e martiri si ribellano alla schiavitù. Ma nonostante questa differenza, le società democratiche sono prevalentemente conformiste. La ragione sta nella soluzione al problema della separazione, nell'unione col gregge del conformismo. Basti capire il potere della paura di essere diversi, il terrore di trovarsi soli (...). 

La maggior parte della gente non si rende nemmeno conto del proprio bisogno di conformismo. Vive nell'illusione di seguire le proprie idee ed inclinazioni, di aver raggiunto da sé le proprie convinzioni; e si dà il fatto che le sue idee siano le stesse della maggioranza. Il consenso generale serve come riprova della correttezza delle proprie idee. 

La crescente tendenza all'eliminazione delle differenze è strettamente legata al concetto d'uguaglianza, così come si sta sviluppando nelle società industrialmente più progredite. (...). Uguaglianza, come condizione dello sviluppo dell'individualismo, era anche il significato del concetto della filosofia illuminista in Occidente. Nella società capitalistica contemporanea il senso d'uguaglianza è mutato. Per uguaglianza, si intende l'uguaglianza degli automi, degli uomini che hanno perso il loro individualismo. Uguaglianza oggi significa uniformità, anziché unità. (...) tendenza all'eliminazione delle differenze. La frase della filosofia illuminista l'ame n'a pas de sexe, l'anima è priva di sesso, è diventata di uso generale. La polarità dei sessi va scomparendo, e con essa l'amore erotico (...). La società contemporanea predica questo ideale di uguaglianza perché ha bisogno di atomi umani simili tra loro, per farli funzionare in una massa compatta: tutti obbediscono agli stessi comandi, e tuttavia ognuno è illuso di seguire i propri desideri. Come la moderna produzione di massa richiede la standardizzazione dei prodotti, così il progresso civile esige la standardizzazione dell'uomo. Questa standardizzazione è chiamata 'uguaglianza'. L'unione ottenuta mediante il conformismo non è intensa né profonda; è superficiale e, poiché è il risultato della routine, è insufficiente a placare l'ansia della solitudine. I casi di alcolismo, di tossicomania, di manie sessuali e di suicidio, sono sintomi del fallimento di tale unione. Inoltre, è una soluzione che riguarda la mente e non il corpo (...).

... ... ...

La soluzione completa sta nella conquista dell'unione interpersonale, nell'amore.

L'ARTE DELL'AMORE. (...) perché la nostra civiltà cerca così raramente d'imparare quest'arte, ad onta dei suoi fallimenti (?); nonostante la ricerca disperata d'amore, tutto il resto viene considerato più importante: successo, prestigio, denaro, potere; quasi ogni nostra energia è usata per raggiungere questi scopi, e quasi nessuna per conoscere l'arte dell'amore. Erich Fromm.

Già solo in queste parole, sono diversi i temi masticati da E. Fromm, spietati quanto reali, sui quali soffermarsi alla luce di questo tempo, lungo un filo conduttore tra passato e presente che, come illustrato da diversi autori tra i quali Fromm, risulta evidente. 


Qui sotto, il link di un estratto di un'intervista fatta a Fromm, dieci giorni prima della sua morte. 'Professor Fromm, perché l'uomo ha paura della libertà? '... ...buona visione:

Erich Fromm - Paura della Libertà

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