Quanto amore..

Quanto amore abbiamo dato/messo/espresso in questo anno passato?
Il nostro successo personale e la nostra soddisfazione, a livello profondo, trovano le loro radici in questo.
Quanto amore?
Non possesso, non controllo, non timore di abbandono o di perdita, non paura di stare soli, non attaccamento, non opportunismo, non competizione, non bisogno di conferma, non attesa, non conformismo.
Amore, dalle piccole cose agli affetti importanti. Amore in quello che si fa.
L’amore è ciò che resta.
L’amore può contemplare l’unione quanto il distacco, a fin di bene. Può implicare il lasciar andare le porte chiuse, lasciar andare orgoglio, immagine di sé, aspettativa. Lasciar tramontare. E lasciare che il buio che segue il tramonto incontri la sua fine in nuove albe. Lasciar morire per lasciar vivere. In questo senso l’amore è l’antitesi dell’attaccamento, il sentimento più nobile e elevato che possa esistere e che possa radicarci profondamente in noi e nell’esperienza.
L’amore è vita vissuta, respiro libero, meraviglia per ogni giorno.
Quanto ci permettiamo di partire da noi, dal nostro amore?
Quanto osiamo attraversare e procedere oltre le paludi delle nostre ferite e delle nostre paure?
Quanto osiamo aprire il cuore al presente, al di là del passato?
E invece, quanto amore trattenuto, indurito, offeso, che non ha più avuto il coraggio di protendersi alla vita?
Quanto passato nel presente?
Quanta vita da farsi?
L’amore trattenuto, indurito, fa male a noi prima di tutto. Così come l’espressione del nostro amore ci fa bene.
Possiamo osservare quanto ci permettiamo di oltrepassare i muri di paure o rancori, per incontrare i luoghi e le dimensioni in cui l’amore può davvero esserci e scorrere.
Dove casca la nostra attenzione “selettiva”, sugli altri e sulle situazioni, ci può dare la misura di quanto siamo pronti all’amore, di quanto abbiamo chiuso le porte all’amore o quanto l’amore è con noi.
Così come l’attenzione “selettiva” su persone o situazioni, anche le nostre convinzioni possono darci la misura di quanto siamo aperti o meno all’amore.
Le nostre convinzioni possono farci vertire in una direzione invece che in un’altra …e spesso possono felicemente o pericolosamente avverarsi. Ma possiamo osservare quanto siamo ben equipaggiati di amore, che possa gettare luce e comprensione sulle strade della nostra vita.
E per tutto l’amore indurito e chiuso dentro di noi, possiamo sempre perdonarci e abbracciarci, con tutto l’amore che abbiamo. Concediamocelo. Che questo amore possa aprire la vita imprigionata nelle nostre porte chiuse.
In questi ultimi tre anni se ne sono attraversate tante di vicende e situazioni molto molto complesse.
L’amore è la forza più grande, profondamente intima, che è in nostro potere e che ci connette gli uni agli altri. È linfa che consente di andare avanti, alimentandosi quanto più la lasciamo scorrere ed esprimere.
Domani è un nuovo giorno. Con quanto amore e cura vogliamo cominciare?
Tanti auguri a tutti noi!



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