Gruppo di bioenergetica: LA FORZA DELLA FRAGILITA' - 21 e 22 agosto!

 


A distanza di un anno e mezzo, ripropongo questo workshop dal tema "La forza della fragilità".
E' proprio così: quando ci diamo la possibilità di essere fragili, ecco che recuperiamo la nostra forza, la libertà di essere, coltivando la nostra autentica unità.
QUESTO WORKSHOP E' UNA PSICOTERAPIA DI GRUPPO PSICO-CORPOREA. Si tratta di uno spazio di ascolto, dialogo, libera espressione, conoscenza di sé e possibilità di mettersi in gioco (con sé stessi e con gli altri).
Andremo a coinvolgere la nostra sensibilità corporea, affettiva e mentale, nel rispetto della liberazione, ma anche della riservatezza di ognuno.
L’energia del gruppo è un prezioso veicolo che favorisce l’emergere della propria interiorità, dà risonanza e sostegno ai significati e al potenziale che ognuno ha dentro di sé, promuovendo la spinta al cambiamento.
Esploreremo e approfondiremo il contatto con le nostre parti vulnerabili e le emozioni a queste legate; in punta di piedi e con profondo rispetto per i nostri luoghi nascosti e, a volte, così difficili da accettare.
Luoghi in cui sono custodite, però, anche le nostre risorse preziose.

DOVE:
saremo in campagna, in un frutteto privato, uno spazio aperto ma anche protetto, in zona Vaccheria (comune di Guarene, accanto ad Alba).
QUANDO:
- Sabato 21 agosto: dalle 15 alle 19,30.
- Domenica 22 agosto: dalle 9,30 alle 13.
Se avete piacere potete portare una tenda per dormire lì in campagna nella notte tra sabato e domenica! Questo potrà favorire ancor più l'immersione in questo piccolo viaggio dentro di sé.
E la domenica mattina: la colazione è servita, in campagna!
E' RICHIESTA LA PRENOTAZIONE al 333 9164688 o tramite e-mail: elisa-molino@libero.it
ISCRIZIONI APERTE FINO AL 14 AGOSTO.
Si accolgono le iscrizioni fino a esaurimento posti.
COSTO: 90 euro + 2 euro di marca da bollo (pagamento con bonifico).

Il primo workshop "La forza della fragilità" si era svolto appena prima dell'inizio di questo complicato periodo (il 15 febbraio 2020).
Sarà molto interessante e particolare vedersi e-o rivedersi dopo questo arco di tempo. Il workshop è aperto a chi ha piacere e intenzione di prendere per mano se stessa/o, alla luce della propria naturale e preziosa fragilità, di cui proprio adesso abbiamo tanto bisogno, per coltivare il contatto con la vita che è in noi e l'accesso alla nostra forza.
Accogliendo ogni parte di noi, comprese le parti fragili e nascoste, non possiamo che trarre forza, senso di connessione e stabilità e andiamo inoltre ad ampliare la nostra libertà espressiva e il coraggio di essere più pienamente "noi stessi".
Insieme a queste parti fragili possiamo scoprire emozioni scomode, anche loro tendenzialmente nascoste, tra le quali la vergogna e la paura: emozioni che possono al tempo stesso diventare preambolo ad altre emozioni vitali, che ci portano fuori da certe dimensioni invalidanti, da certe convinzioni, da certi blocchi. Tutto si muove, tutto scorre e ogni medaglia ha due lati. Quando questi due lati si incontrano, potremmo dire che facciamo pace con noi stessi e riusciamo a tenere insieme una maggiore complessità dei sentimenti che ci abitano, aprendoci altrettanto maggiormente alla vita; usciamo quindi da eventuali polarità e cogliamo la bellezza molteplice della realtà.
Se non si resta umanamente fragili, ci si indurisce e si manca di emozione: in un certo senso, si vive a metà. La rigidità è una difesa che ha la sua valenza, ma che allontana da sé, non risolvendo il dolore, né la difficoltà, oltre che andare a bloccare movimenti vitali.
Fragilità: troppe volte considerata un problema e messa a tacere, nascosta. Quando invece costituisce la via d'accesso alla nostra profondità e alle radici di noi stessi.
Cosa facciamo della nostra fragilità?
Quanto e come la percepiamo?
Restare fragili significa anche restare morbidi, in grado di lasciarci andare e di lasciarci attraversare dalla vita, permettendo anche alla paura e al dolore di scorrere. E permettendo anche alla paura e al dolore sopiti da tempo dentro di sé, che in questo tempo tendono a riemergere come detriti trascinati da correnti che giungono a riva, di esprimersi per portare alla luce la vitalità nascosta e bloccata. Un processo di "riemersione" che si può compiere se lo permettiamo.
E' questo un momento determinante per prenderci cura di noi, della nostra sensibilità, della nostra unità, accogliendoci e riunendo parti di noi messe all'angolo o ancor più messe all'angolo in un periodo tanto complicato.
Benvenuta e benvenuto, se ti andrà!

Mi chiamo Elisa Molino, sono psicologa e psicoterapeuta.
Pratico l'Analisi Bioenergetica, una forma di psicoterapia a mediazione corporea, a Alba (Cn) e Torino.
Sono formata inoltre nel trattamento di trauma e dissociazione e disturbi di personalità.
Ricevo privatamente per psicoterapie individuali e di gruppo e conduco workshop periodici.


Commenti

  1. Grazie Elisa sto cercando ....abbiamo un bel percorso da osservare

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