Come pazienti, ci si addentra nel lavoro psicoterapeutico vero e proprio, io trovo, quando si inizia a percepire una paura più o meno dissimulata di arrivare in seduta e/o sentimenti contrastanti: per esempio il desiderio di arrivare misto alla voglia di fuggire o alla chiusura o alla non voglia o all'inquietudine.
Affrontare questi sentimenti e la portata della loro incognita, procedere, pur avendo magari a volte l'impressione di esser fermi, costituisce un passaggio fondamentale per l'apertura di un sipario.
La voglia di fuggire, quando emerge, può essere naturale e difensiva e parlare quindi della paura di scoprirsi in aspetti poco piacevoli, soverchianti, limitanti, in relazione al rapporto che si instaura con il terapeuta.
I mattoni della fiducia, nella relazione terapeutica e con se stessi, sono composti da piccole grandi rese, nell'accoglienza dei propri angoli bui e dei propri demoni.
Permettersi di mostrarli è un dono immenso che si fa alla relazione.
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