Se appari troppo buono e accondiscendente, con chi sei distruttivo?
Quanto lo sei con te stesso?
Se appari sottomesso, quanto subdolamente eserciti il potere?
Se mostri continuamente il sorriso, quanto è grande l'abisso della tua tristezza?
Se "dove ti mettono stai", quanto spesso ti senti fuori posto?
Se i tuoi occhi sono inespressivi, quanto forti e pervasive emozioni ti si sono sedimentate dentro, fino a non più vederle?
Se ostenti sincerità, a chi stai mentendo?
Se ostenti perfezione, in cosa non ti senti abbastanza?
Se ostenti bellezza, in cosa non ti piaci?
Se ostenti forza, quanto temi la tua fragilità?
Quanta irritabilità censuri sotto i troppi silenzi?
Quanta apparente leggerezza copre un peso insopportabile?
L'eccesso racconta la debolezza, coprendola a sé.
E la paura di quella regina, che troppo bella e sicura voleva apparire, diceva:
"Specchio, specchio delle mie brame,
quali rovesci dietro ai riflessi non voglio guardare?
Quali rovesci devo sempre più controllare?"
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