L'umiltà e la solidarietà sono fra i motori dell'evoluzione. L'umiltà permette di riconoscere ciò che è altro da sé, ma anche ciò che è estraneo in sé. E' apertura. Abbassa le recinzioni dei terreni conosciuti per accogliere ciò che di nuovo può essere mostrato-osservato. Permette perciò di comprendere e apprendere, varcando i limiti della sfida. Tiene insieme anziché opporsi. Non ne fa una questione personale. E' dotata di una sicurezza intrinseca che le permette di vacillare, quando occorre. La solidarietà consente di liberare i propri sentimenti, tra le più grandi forme di piacere. Ha una qualità calda, in quanto riscalda interiormente e facilita così lo scioglimento e l'espressione delle emozioni. Le emozioni si esprimono quando sentiamo di non essere soli, sia dentro di noi (in contatto con noi stessi), sia quando qualcuno ci è accanto e ci riconosce. La solidarietà è “sentirsi appartenenti” a.., sentirsi uniti in sé stessi e vicini agli altri. E' l'antitesi del vuoto e dell'isolamento, che hanno una qualità fredda. E' l'unione che fa la forza, dentro e fuori di sé. Mobilita le masse e i cambiamenti. Il punto di partenza, tanto per cambiare, siamo noi: quanto più umili e solidali siamo con noi stessi e con le parti di noi che scalpitano per strappare uno sguardo in più al nostro giudice interno, tanto più saremo umili e solidali verso gli altri. Tanto più saremo nel piacere, non negandoci nel dolore. Tanto più non ci chiuderemo porte in faccia. Non limiteremo il nostro respiro. Umiltà e solidarietà sono l'acqua che nutre la terra; la più alta forma di intelligenza emotiva. Con loro, tutto nella vita si affronta.
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