Il silenzio non è assenza di suono ma risonanza interna,
ci mostrano più discipline orientali.
Contattando il silenzio ci si accorda al suono del proprio sentire, si fa spazio, ci si lascia andare al piacere svincolato da edonismo, si riscopre la bellezza di essere canali, in connessione col resto.
E' possibile cantare stando in questo "silenzio", esprimersi stando in questo "silenzio".
Una risonanza che abbraccia al di fuori di sé, proprio perché parte da dentro.
Non richiede alcun sforzo, non comporta fatica o forza di volontà, non conduce a stanchezza,
bensì implica il contatto con l'interno di sé, prezioso, caro, intimo.
In questi tempi velocizzati in cui lo stimolo esterno sembra avere la meglio, il silenzio sembra essere diventato un lusso, a volte inafferrabile, ridotto, barattato con l' "assenza",
benché la sua sede resti sempre la stessa ..e non scappa.
ci mostrano più discipline orientali.
Contattando il silenzio ci si accorda al suono del proprio sentire, si fa spazio, ci si lascia andare al piacere svincolato da edonismo, si riscopre la bellezza di essere canali, in connessione col resto.
E' possibile cantare stando in questo "silenzio", esprimersi stando in questo "silenzio".
Una risonanza che abbraccia al di fuori di sé, proprio perché parte da dentro.
Non richiede alcun sforzo, non comporta fatica o forza di volontà, non conduce a stanchezza,
bensì implica il contatto con l'interno di sé, prezioso, caro, intimo.
In questi tempi velocizzati in cui lo stimolo esterno sembra avere la meglio, il silenzio sembra essere diventato un lusso, a volte inafferrabile, ridotto, barattato con l' "assenza",
benché la sua sede resti sempre la stessa ..e non scappa.
Commenti
Posta un commento
Per commenti e domande sono disponibile a rispondervi personalmente e/o privatamente tramite e-mail.