I “fiammiferi esterni” che accendono la nostra rabbia in maniera viva o particolarmente fastidiosa, vanno a risvegliare conflitti già presenti all'interno di noi.
Quel fiammifero ci fa tanto arrabbiare, eppure il suo valore sta proprio nell'opportunità di scoprire quei nervi tesi, contratti da tempo all'interno di noi, rassegnati all'auto-negazione ..che ora parlano!
Possiamo dare semplicemente la colpa al fiammifero oppure notare su cosa il fiammifero fa luce: l'entità della sofferenza che sta dietro la nostra reazione rabbiosa.
Possiamo scegliere di stare "fuori" e limitarci ad accusare il fiammifero, oppure possiamo a un certo punto "rientrare" e guardarci dentro.
La debolezza, quella che ci de-centra da noi e ci manda in reazione, è forza mancata
che risiede dentro
nell'accoglienza anche del proprio conflitto.
Quel fiammifero ci fa tanto arrabbiare, eppure il suo valore sta proprio nell'opportunità di scoprire quei nervi tesi, contratti da tempo all'interno di noi, rassegnati all'auto-negazione ..che ora parlano!
Possiamo dare semplicemente la colpa al fiammifero oppure notare su cosa il fiammifero fa luce: l'entità della sofferenza che sta dietro la nostra reazione rabbiosa.
Possiamo scegliere di stare "fuori" e limitarci ad accusare il fiammifero, oppure possiamo a un certo punto "rientrare" e guardarci dentro.
La debolezza, quella che ci de-centra da noi e ci manda in reazione, è forza mancata
che risiede dentro
nell'accoglienza anche del proprio conflitto.
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